DESCRIZIONE PRODOTTO
Si racconta che una gentile signora pratese, agli inizi del '900, avesse inventato i Brutti Boni per recuperare le chiare delle uova, scartate dalla lavorazione dei cantucci.
Un tempo per la preparazione dei "brutti boni" al posto delle mandorle si utilizzava il nocciolo delle pesche, delle albicocche e delle susine. Si consumano con vin santo e insieme ad altri dolci.
INGREDIENTI
Mandorle, zucchero di canna, zucchero, albume d’uovo