Coltivazione
È un fagiolo rampicante, per cui necessita di sostegni. I produttori effettuano fertilizzazioni prevalentemente organiche o organo-minerali, prima della semina, utilizzando letami di allevatori locali e concimi contenenti fosforo, potassio e un basso contenuto di azoto, variandone le quantità anche in base alla tipologia del terreno e integrando le sostanze nutritive prelevate dalla pianta. Si interviene nel periodo più idoneo, in modo da conservare la fertilità del suolo, evitando inutili concentrazioni nel terreno e il rilascio di sostanze inquinanti nelle falde acquifere.
Gestione del suolo
Lavorazioni superficiali per contenere lo sviluppo di erbe infestanti.
Diserbo: Manuale
Trattamenti: Non effettuati
Irrigazione: Si pratica irrigazione di soccorso
Raccolta e post raccolta
Avviene da luglio a settembre. La maturazione scalare prevede una prima raccolta dei baccelli freschi per il consumo del fagiolo “in erba” poi, una volta che la pianta ha esaurito il suo ciclo, viene tagliata a livello del terreno e lasciata ad essiccare sui sostegni. Dopo una prima pulitura meccanica, si pratica il trattamento a freddo per la conservazione, a -20°C per circa 10 gg. Si esegue quindi l'ultima pulitura manuale per eliminare le impurità.
Consigli d'uso
Prima dell'uso si consiglia un controllo visivo per togliere eventuali impurità residue e di lasciare in ammollo per 12 ore. Ottimo nella tradizionale preparazione al fiasco o semplicemente lessato e condito con olio extravergine di oliva. In ogni caso sarà in grado di esprimere le sue eccellenti qualità. Chi avesse la fortuna di trovarlo fresco a baccello intero, può gustarlo in umido o nella tipica preparazione detta “topi affogati”.